
Il caldo estivo è un bel problema per chi ha un terrazzo e vuole tenerlo verde. Le piante soffrono, l’acqua evapora subito e non tutte riescono a reggere giornate intere sotto il sole. Alcuni vivaisti hanno iniziato a suggerire un trucco semplice: osservare le piante più rustiche, quelle che crescono bene anche in ambienti aridi, e partire da lì per scegliere cosa mettere in vaso.
Aromatiche e succulente sono le più resistenti
Le aromatiche sono spesso sottovalutate, ma sono tra le più resistenti. Lavanda, rosmarino, timo limonato e menta non solo sopportano il caldo, ma profumano l’aria e attirano insetti utili come api e farfalle. Si prestano bene ai terrazzi assolati, se sistemate in contenitore capienti, possono vivere per anni senza grandi cure. Meglio però non esagerare con l’acqua: temono i ristagni e vanno bagnate solo quando la terra è asciutta.

Molti appassionati si orientano sulle piante grasse. Le succulente come sedum, aloe, echeveria e agave sembrano nate apposta per resistere il. Richiedono pochissima acqua, hanno foglie spesse che trattengono l’umidità e si adattano anche a vasi piccoli. Il loro aspetto scultoreo le interessanti anche dal punto di vista estetico. L’unica cosa a cui fare attenzione è il drenaggio: se resta acqua nei sottovasi, marciscono in fretta.
Per chi non vuole rinunciare ai fiori, ci sono opzioni robuste. La portulaca, per esempio, fiorisce per tutta l’estate e regge bene anche il caldo torrido. La gazania apre i petali solo con il sole e chiude la sera, ma nei mesi estivi è sempre in fiore. La lantana è un’altra pianta sorprendente: fiori colorati e nessuna fatica particolare. Il plumbago, con le sue infiorescenze azzurre, può crescere anche su un graticcio o una ringhiera.
Piante per zone con poca luce
Non tutti i terrazzi prendono sole tutto il giorno. Alcuni hanno solo poche ore di luce diretta, altri sono in ombra quasi completa. In questi casi vanno scelte piante che si adattano alla penombra. Le begonie, per esempio, reggono bene anche senza troppa luce. Le felci sono perfette per zone fresche umide, magari in angoli più riparati. Chi ha ringhiere o pareti può puntare su rampicanti come il falso gelsomino, che è tenace e profumato.

Quando si sceglie una pianta per il terrazzo, bisogna pensare anche al tempo che sia da dedicarle. Chi non ha voglia o modo di innaffiare ogni giorno farebbe meglio a puntare su varietà che resistono bene alla siccità. Le piante succulente sono un’opzione sicura ma anche alcune mediterranee come il lentisco o l’elicriso sono molto resistenti. In generale, meno è il fabbisogno d’acqua, più è facile gestire il terrazzo in estate.
Il vaso conta, eccome. A volte si sceglie solo in base al colore o alla forma, ma poi ci si accorge che la pianta non cresce bene. Quelle da fiore, che tendono ad allargarsi, vogliono spazio: vasi grandi, profondi, dove le radici possono stare comode. Sei il vaso è troppo piccolo, il terriccio si asciuga in fretta e la pianta si indebolisce. Gli arbusti, invece, si accontentano anche di vasi più piccoli, basta che siano stabili e non trattengano troppa acqua. Un trucco semplice? Un po’ di ghiaia o argilla espansa sul fondo, così si evita che l’acqua ristagni.
Concimazione, innaffiatura e vento
Molti sottovalutano l’importanza della concimazione. Con il caldo, le piante consumano velocemente le sostanze nutritive del terreno. Un concime ricco di potassio e azoto aiuta fiori e foglie a restare sani. Non serve usarlo troppo spesso, ma almeno una volta al mese può fare la differenza. Esistono anche fertilizzanti a lenta cessione, più comodi per chi ha poco tempo. L’importante è non eccedere: troppo concime brucia le radici.

L’orario in cui si annaffia fa la differenza. Farlo a metà giornata, quando il sole è forte, serve a poco: l’acqua evapora prima di arrivare alle radici. Meglio al mattino presto la sera tardi, quando la temperatura è più bassa. È utile anche controllare con un dito se il terreno è asciutto prima di bagnare. Alcune piante si adattano a poca acqua, ma altre, come i gerani, hanno bisogno di regolarità.
Il vento può essere un altro nemico. Alcuni terrazzi, specialmente quelli ai piani alti, sono battuti dal vento tutto il giorno. Questo secca le foglie, rompe i rami e asciuga il terreno. Le piante più fragili, come le petunie o le margherite del capo, vanno protette. Bastano una tenda da sole, un grigliato o anche solo un angolo riparato. In alternativa, si possono usare vasi più pesanti per evitare che si ribaltino.
Chiedi consiglio al tuo vivaista
Tra le piante più apprezzate dai vivaisti c’è la bougainvillea. Richiede un po’ di pazienza, ma una volta attecchita fiorisce con generosità e resiste benissimo alla calura. Ha bisogno di tanto sole, pochissima acqua e un vaso profondo. Può diventare anche molto grande, quindi è adatta a chi ha spazio e voglia di curarla. Conviene potarla regolarmente per mantenerla ordinata e stimolare la fioritura.

Non è sempre facile orientarsi tra tutte queste possibilità. Per questo conviene fare un salto al vivaio e chiedere consiglio. I vivaisti spesso conoscono bene il microclima della zona e possono suggerire piante adatte al proprio terrazzo. A volte propongono altre specie meno note ma molto resistenti. Portare una foto del terrazzo, con le ore di sole segnate, può aiutare a ricevere suggerimenti più precisi.
Chi inizia a coltivare sul terrazzo spesso scopre con sorpresa che non serve essere esperti per avere buoni risultati. Basta un po’ di osservazione e qualche scelta mirata. Una pianta che resiste al caldo, che non richiede troppe attenzioni che si adatta al proprio spazio, può cambiare del tutto l’atmosfera. Non servono varietà rare oppure complicate. A volte è proprio la semplicità a funzionare meglio.