
I fiori recisi rappresentano quasi sempre l’unico modo per godere di questi bellissimi apparati vegetali almeno per un po’ di tempo, senza per questo fare ricorso a vasi, serre oppure aiuole. Tuttavia i fiori recisi hanno per forza di cose una “durata limitata” , in particolare in estate.
I fioristi e gli appassionati da sempre sono maggiormente esperti per “allungare” questa tempistica.
Il fascino dei fiori recisi
Recidere quindi “cimare” un fiore dalla propria struttura è di fatto l’unico modo per avere a portata di mano e di olfatto uno o più fiori, naturalmente questa operazione viene replicata da sempre, pur costituendo un “trauma” per la pianta, specialmente per il fiore stesso che privo del legame con la propria struttura non potrà vivere a lungo.

Questo perchè vengono ovviamente a mancare i principali elementi che forniscono nutrienti al fiore stesso, attraverso lo stelo, collegato al fusto o al ramo, per questo motivo è importante comprendere diverse condizioni ambientali, ma anche errori molto comuni da evitare, che molto spesso sono invece considerati come i “giusti metodi” per la conservazione dei fiori recisi.
A seconda della tipologia di fiore, ma anche dala tipo di cura, uno reciso può durare da pochi giorni, meno di una settimana, fino a circa un mese, per specie molto resistenti e dal metabolismo lento, naturalmente per ottenere i migliori risultati possibile abbiamo la necessità di atteporre le migliori cure.
Prima fase di conservazione
E’ bene considerare le condizioni “estreme” come negative per i fiori recisi, oltre a valutare la tempistica, è un enorme errore non regalare ai nostri fiori recisi prima possibile, possibilmente immediatamente, un contenitore d’acqua colmo per circa metà una volta che è stato separato dalla pianta originale, questo perchè una volta reciso, un fiore si troverà rapidamente a seccarsi.

Importante, se possibile, recidere i fiori lasciando una buona lunghezza dello stelo, tagliando in senso obliquo, approssimativamente con un angolo di circa 45 gradi, in questo modo l’acqua ed i nutrienti potranno avere un accesso facilitato al fiore rispetto ad un taglio perpendicolare, ricordando di usare sempre forbici disinfettate e pulite.
Eliminare, se necessario delle foglie che vanno a contatto con l’acqua o che potrebbero farlo nei giorni successivi, in questo modo eviteremo o potremo comunque limitare molto la presenza di marciume radicale che abbatte le difese del fiore e ne riduce di molto la permanenza nel vaso, a contatto con l’acqua deve esserci solo lo stelo.
Seconda fase di conservazione
L’acqua va cambiata possibilmente ogni giorno o perlomeno non meno spesso di una volta ogni due giorni, questo perchè, in particolare con il caldo, l’evaporazione ma soprattutto il processo vegetale attivo tende a sporcare l’acqua ed il fiore si trova a gestire una fase conservativa non adeguata, attraendo anche potenzialmente insetti.

Occhio alla posizione, qualsiasi fiore e gruppi di fiori recisi non vanno mai lasciati sotto la luce, peggio ancora sotto il sole diretto, ma devono restare in un ambiente leggermente illuminato, lontano tra gli altri da fonti di calore, quindi non accanto a finestre battute dal sole così come distante da caloriferi.
Il contesto ideale per la loro sopravvivenza è un ambiente leggermente umido, ombreggiato in parte, in un vaso possibilmente non trasparente ma opaco, che andrà mantenuto in posizione praticamente uguale nei giorni successivi. Evitare anche di collocare i fiori recisi nei pressi di condizionatori oppure dove sono presenti molte vibrazioni, quindi non sul frigorifero, ad esempio.
Il mantenimento dei fiori recisi
Ogni 2-3 giorni lo stelo deve essere accorciato di almeno mezzo centimetro, così da rinnovare e aumentare sensibilmente la capacità di assimilazione dei liquidi dei fiori, come sempre farlo sempre apportando un taglio in diagonale, come abbiamo accennato poc’anzi, in questo modo i fiori potranno avere accesso diretto all’acqua.

Esistono sul mercato degli “allungatori di vita” per i fiori recisi, ovvero nutrienti appositi da rilasciare nell’acqua, possiamo anche favorire la loro permanenza utilizzando scarti di frutta come le banane e gli avocado, da lasciare in acqua fino all’ebollizione, per alcuni minuti. Questa soluzione opportunamente filtrata potrà essere aggiunta all’acqua del fiore.
Con le dovute attenzioni è anche possibile preservare la bellezza dei fiori recisi per diverse settimane, naturalmente questo dipende, come detto, dalla tipologia del fiore che abbiamo scelto ma anche dalle forme di cure, che devono essere comunque costanti, rispetto alla pianta “originale” che mantiene una certa autosufficienza, almeno in parte.