
L’estate porta con sé giornate più lunghe, temperature elevate e una naturale voglia di trascorrere meno tempo ai fornelli. Tuttavia, cucinare in casa resta una necessità quotidiana e spesso il forno è uno degli elettrodomestici più utilizzati. Proprio in questa stagione, però, il suo impiego può incidere notevolmente sui consumi energetici e contribuire al surriscaldamento degli ambienti domestici. Per questo motivo, i tecnologi alimentari offrono una serie di consigli pratici per ridurre gli sprechi di energia e ottimizzare l’uso del forno durante i mesi più caldi. In questo articolo scoprirai come cucinare in modo efficiente, risparmiando energia e mantenendo la casa più fresca.
Perché il forno consuma di più in estate?
Durante l’estate, l’utilizzo del forno comporta un doppio svantaggio: oltre al consumo di energia elettrica necessario per il suo funzionamento, il calore prodotto si diffonde nell’ambiente domestico, costringendo spesso a ricorrere a ventilatori o condizionatori per ristabilire una temperatura confortevole. Questo circolo vizioso aumenta ulteriormente i consumi e, di conseguenza, le bollette. Secondo i tecnologi alimentari, il forno elettrico può arrivare a consumare tra 0,8 e 1,5 kWh per ora di utilizzo, un valore che può incidere notevolmente sui costi energetici mensili, soprattutto se sommato all’energia richiesta dagli impianti di raffrescamento.

Inoltre, molti modelli di forno tradizionale non sono dotati di sistemi di isolamento termico particolarmente efficienti, il che significa che una parte del calore prodotto si disperde nell’ambiente circostante. Questo fenomeno è particolarmente evidente nelle cucine di piccole dimensioni, dove anche una breve cottura può innalzare sensibilmente la temperatura interna.
Infine, in estate si tende a cucinare più frequentemente alimenti freschi e leggeri, ma spesso si sottovaluta l’impatto del forno sulle condizioni climatiche della casa. Per questo motivo, è fondamentale adottare strategie mirate per ridurre il tempo di utilizzo e ottimizzare ogni fase della cottura.
Strategie per ridurre il tempo di utilizzo del forno
Uno dei primi consigli dei tecnologi alimentari riguarda la pianificazione dei pasti. Organizzare il menù settimanale in anticipo permette di concentrare le preparazioni che richiedono l’uso del forno in una sola sessione, sfruttando la possibilità di cuocere più pietanze contemporaneamente. Ad esempio, si possono cucinare insieme una teglia di verdure, del pesce e un dolce, ottimizzando così il consumo energetico e riducendo il numero di accensioni.

Un altro suggerimento è quello di preferire ricette che prevedano tempi di cottura brevi o temperature più basse. Molti piatti possono essere adattati per essere cotti in meno tempo, magari tagliando gli ingredienti in pezzi più piccoli o utilizzando teglie di materiale conduttivo come l’alluminio, che favorisce una distribuzione più uniforme del calore e accelera la cottura.
Infine, è importante evitare di aprire frequentemente lo sportello del forno per controllare la cottura. Ogni apertura comporta una dispersione di calore e un conseguente aumento del tempo necessario per raggiungere nuovamente la temperatura impostata. Utilizzare il vetro trasparente e la luce interna permette di monitorare le pietanze senza sprechi inutili.
Alternative al forno tradizionale: quali elettrodomestici scegliere
Quando possibile, è consigliabile valutare l’utilizzo di elettrodomestici alternativi al forno tradizionale, soprattutto per le preparazioni più semplici o per piccole quantità di cibo. Il forno a microonde, ad esempio, consuma circa il 70% in meno di energia rispetto a un forno elettrico e permette di riscaldare e cuocere rapidamente molti alimenti senza riscaldare l’ambiente circostante.

Anche la friggitrice ad aria rappresenta una valida alternativa, soprattutto per chi desidera ottenere piatti croccanti senza dover accendere il forno. Questo elettrodomestico, infatti, cuoce gli alimenti sfruttando un potente flusso d’aria calda e consuma in media tra 0,4 e 0,8 kWh per ora, risultando più efficiente e meno impattante sul clima domestico.
Per le preparazioni che richiedono una cottura lenta o a bassa temperatura, si può ricorrere alla pentola slow cooker o alla vaporiera elettrica, entrambe soluzioni che mantengono bassi i consumi e limitano la dispersione di calore. Inoltre, nei mesi più caldi, sfruttare la cottura all’aperto con barbecue elettrici o a gas può essere un’ottima idea per evitare di surriscaldare la cucina.
Consigli pratici per un uso efficiente del forno in estate
Per chi non vuole rinunciare del tutto al forno, i tecnologi alimentari suggeriscono alcune buone pratiche per ottimizzare i consumi. Prima di tutto, è fondamentale preriscaldare il forno solo quando strettamente necessario e per il tempo indicato nella ricetta. In molti casi, soprattutto con le nuove tecnologie di forni ventilati, il preriscaldamento può essere ridotto o addirittura evitato.

Scegliere contenitori e teglie adatte è un altro aspetto importante: materiali come il vetro e la ceramica trattengono meglio il calore, mentre l’alluminio favorisce una cottura più rapida. Inoltre, cuocere più pietanze contemporaneamente, sfruttando i diversi ripiani del forno, permette di risparmiare tempo ed energia.
Infine, una volta terminata la cottura, si può lasciare lo sportello del forno socchiuso per qualche minuto, sfruttando il calore residuo per riscaldare l’ambiente solo quando necessario, ad esempio nelle ore serali più fresche. In alternativa, chiudere subito lo sportello evita che il calore si diffonda inutilmente nella casa durante le ore più calde.